Insufficienza venosa: cos’è e come rimediare

Insufficienza venosa: cos'è e come rimediare

Il 50% delle donne con un’età superiore ai 50 anni soffre di disturbi circolatori e pesantezza  alle gambe.

Benché molte persone attribuiscano questi fastidi al normale “invecchiamento” devi sapere che spesso sono causati da problemi di circolazione.

L’insufficienza venosa è un disturbo, soprattutto degli arti inferiori, dovuto ad un difficoltoso ritorno del sangue venoso al cuore.

I sintomi più comuni sono:

  • Dolore e gonfiore alle gambe
  • Crampi a livello del polpaccio
  • Prurito e formicolio alle caviglie
  • Pelle arrossata
  • Rottura di piccoli capillari

L’alimentazione e lo stile di vita svolgono un ruolo fondamentale nella gestione di tale disturbo.

Attività come il nuoto o lunghe camminate permettono ai muscoli delle gambe di restare attivi e tonificano la parete delle vene, favorendo così il ritorno del sangue al cuore.

Frutta e verdura ricche di vitamina C migliorano la circolazione ed evitano edemi ed accumuli di tossine nei tessuti, frutti rossi come more e mirtilli sono importanti per il microcircolo mentre l’ananas è un eccellente alleato contro la ritenzione idrica.

Vanno invece evitati alcool, grassi saturi e sale in quantità eccessive.

Esistono rimedi terapeutici come creme ad azione vasoprotettiva e vasotonica che favoriscono l’alleviamento dei sintomi e una sensazione di sollievo.

SOFFRI DI INSUFFICIENZA VENOSA?

Il 𝐏𝐥𝐞𝐭𝐢𝐱 è l’esame che valuta l’insufficienza venosa.  È un test che misura il Refilling Time (RT) ovvero il tempo che impiega il sangue a refluire nel polpaccio dopo che un movimento forzato ne ha causato il momentaneo svuotamento.

Il pletix non è invasivo e in pochi minuti ti permette di scoprire quali sono le soluzioni migliori per i tuoi fastidi circolatori.

Puoi prenotare l’esame direttamente sul nostro sito.

Esame dermatoscopico e prevenzione

Esame dermatoscopico e prevenzione

Prevenire i tumori della pelle grazie all’esame dermatoscopico è semplice e assolutamente non invasivo.

Con la nuova tecnica dell’epiluminescenza è possibile analizzare le lesioni pigmentarie della pelle (nevi, angiomi, macchie) in maniera assolutamente accurata e non invasiva.

Questa tecnica ha permesso un incremento del 92% di diagnosi precoce di tumori della pelle.

Chi dovrebbe fare l’esame dermatoscopico?

L’esame dermatoscopico non ha controindicazioni, non è invasivo e non è doloroso.

E’ consigliato se sono presenti:

1. casi di melanoma in famiglia
2. particolari caratteristiche della cute
3. un numero elevato di nei

Ricordiamo ai nostri clienti che presso la nostra farmacia è possibile effettuare tale esame.

Per prenotare o avere maggiori informazioni ti invitiamo a contattarci.

Melanoma: prevenzione e autoanalisi

Melanoma: prevenzione e autoanalisi

Sai che tra i fattori di rischio del melanoma vi è la scorretta esposizione ai raggi solari?
La dottoressa Francesca ci spiega come fare prevenzione e autoanalisi.

I soggetti maggiormente a rischio di contrarre melanoma sono:

  • Chi si espone al sole senza protezione
  • Soggetti con carnagione chiara
  • Soggetti con lentiggini
  • Soggetti con pelle ricoperta da nei
  • Persone con gli occhi chiari
La regola ABCDE ci permette di effettuare un autocontrollo per riconoscere i nei (o nevi) sospetti.

A – Asimmetria: i nevi devono avere una forma simmetrica

B – Bordi: i bordi devono essere regolari e non frastagliati

C – Colore: assicurati che i tuoi nevi abbiano colore uniforme

D – Dimensione: in passato i nevi di diametro maggiore di 6 mm venivano considerati a rischio ma oggi questa caratteristica è superata. È necessario valutare se un nevo va incontro ad un aumento dimensionale.

E – Evoluzione: l’osservazione regolare ci permette di capire se presentano modifiche nel tempo.

È buona norma seguire l’autocontrollo con cadenza periodica.

Se l’ispezione ci fa sorgere dei dubbi è fondamentale effettuare al più presto un esame dermatoscopico.